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SEBASTIAN FINISCILA!!!!!!!

NON PUBBLICARE PIU POST

E' UNA TRUFFA SE NN LO HAI CAPITO!!!!!!!!!!

Catania-Chievo (1-2) : pagelle



Di:Sebastiano Battiato
Fonte:calciocatania.com

ANDUJAR 6. Torna titolare dopo due partite trascorse a scaldare la panchina. Intuisce il rigore di Marcolini che si stampa sul palo. In occasione del raddoppio, dapprima sventa l’incornata a botta sicura dell’attaccante avversario, pochi secondi si vede scavalcare dalla prodezza mancina ancora di Marcolini. Forse non è lestissimo a riappropriarsi della posizione tra i pali, ma se un avversario tira fuori dal cilindro una conclusione simile, anche la componente sfortuna gioca la sua parte. Chiude sul primo palo evitando il terzo gol su un contropiede finale.POTENZA 5,5. Non usufruisce dell’adeguato sostegno, specie quando più d’una volta gli si presentano due avversari e parecchi metri di campo da coprire in solitaria. Se la cava meglio nella ripresa, quando per una volta offre un discreto sostegno in avanti. Sfiora pure il gol, ma schiaccia alto a due passi da Sorrentino. Esce malconcio a fine gara.SILVESTRE 6. Prestazione senza particolari sbavature. D’esperienza contro la rapidità di Pellissier e la fisicità di Granoche. Meno appariscente del compagno di reparto Spolli, ma quantomeno evita le “imbambolate” viste ogni tanto a S.Siro con l’Inter.SPOLLI 6 Granitico nei contrasti e puntuale in chiusure ed anticipi. Risolve più spesso e meglio dell’altro centrale rossazzurro, sfruttando fisico ed esperienza. Ma gli scappa Pellissier in occasione del rigore, dove non può esimersi dall’ennesimo cartellino. Conclude da boa avanzata nel finale.CAPUANO 5. Parte bene, proponendosi con continuità ed ingaggiando un avvincente duello sulla fascia con l’aggressivo Luciano. Nella ripresa cala vistosamente, soffrendo e non poco le incursioni clivensi. Il raddoppio ospite arriva proprio dall’out sinistro della difesa rossazzurra. All’attivo mancano ancora dei cross eseguiti concerne il ruolo di fluidificante.CARBONI 6. Corre ad inseguire tutti con la solita immancabile tenacia. Stavolta un po’ meno martellante del solito, si concede qualche minuto di legittima pausa allo scopo di rifiatare. Con Spolli centravanti , finisce da improbabile difensore centrale nel confusionario forcing di fine partita.BIAGIANTI 6. Di positivo c’è che stavolta finisce in crescendo. Oltre a ciò, spesso dà il proprio contributo allargando di prima intenzione sugli esterni. Nel finale è uno dei meno spompati, e prova a gettarsi in avanti. Segnale di una condizione atletica ritrovata. Se la caviglia smettesse di infastidirlo, potrebbe presto mettersi in moto a pieni giri.LEDESMA 6. Applaudito alla grande già alla lettura delle formazioni, riesce a dare qualità seppur con la forte limitazione di chi manca dal ritmo e dalla tensione della gara da tanti mesi. Ci ha convinto la tenacia con la quale ha affrontato parecchi interventi, beccandosi spesso i calci degli avversari. Indice di ritrovata fiducia ed aspetto psicologico fondamentale, se si considera che il blocco mentale è solitamente il primo handicap da superare dopo un infortunio grave al ginocchio. Bentornato Pablito.RICCHIUTI 6,5. Folletto inesauribile, da l’ennesima dimostrazione di essere fulcro di qualsivoglia iniziativa offensiva. Chiama sempre il pallone e si smarca con rapidità, interpretando al meglio il ruolo di trequartista. Entra palla al piede in area e si procura il rigore. Ancora una volta rimane un mistero la sua sostituzione nella ripresa.MASCARA 5,5. Che non sia pimpante e sicuro come lo scorso anno non è una novità. Topolinik non difetta in spirito d’iniziativa, né si risparmia in quanto a corsa e sacrificio. Ma stenta ancora una volta a trovare la giocata decisiva, illuminante. Non salta l’uomo con la facilità mostrata per l’intera scorsa stagione. Freddo dal dischetto, non ci distoglie dal commentare come sia distante anni luce dal Mascarinho decisivo di cui tanto il Catania avrebbe bisogno.MORIMOTO 5. Il primo tempo non lo vede protagonista di pericolose sortite, ma con la sua velocità tiene impegnata la rocciosa coppia Mandelli-Yepes. Nella ripresa smette di occupare il suo ruolo per lasciare spazio d’area a Plasmati. Raccoglie molti palloni spalle alla porta e li lavora discretamente. Forse un po’ egoista in un paio di circostanze, dove si intestardisce a concludere anziché scaricare sul compagno meglio piazzato. Paga la straripante generosità nel finale, quando l’eccessiva foga lo porta al "rosso": grave ingenuità che unita alla fiscalità eccessiva dell’arbitro di fatto pongono fine alla gara.*LLAMA 6. Buon impatto sulla gara, svolge dignitosamente i dettami affidatigli. Col suo ingresso arrivano alcuni traversoni dall’out mancino, carente nella ripresa della spinta di Capuano. Fa valere la sua freschezza atletica: sua una delle poche conclusioni nello specchio dell’intera gara rossazzurra. *PLASMATI 5. Atzori gli offre l’ennesima chance, ma non si può dire che l’abbia sfruttata. Per la verità indovina stavolta qualche spizzata in più. Ma un paio di traversoni interessanti sono spiovuti in area e “Plasmon” non è riuscito a tramutarli in oro.*IZCO sv: Se deve essere il pur encomiabile Marianito il salvatore della patria rossazzurra...All. ATZORI 5. La formazione iniziale risultava la più logica e corretta possibile. Anche l’approccio alla gara e l’interpretazione di lunghi tratti del primo tempo erano buoni e lasciavano ben sperare. Non si può certo dire che sia un tecnico baciato dalla fortuna, se è vero che Marcolini si inventa una magia balistica per il gol-partita. Ma rimane francamente un mistero l’ennesima esclusione nella ripresa di Ricchiuti. Specie in considerazione del fatto che Adrian dava l’ennesima riprova di essere “faro” e punto imprescindibile di tutte le azioni d’attacco, che senza di lui stentavano a decollare. Non riusciamo, tra le altre cose, a vedere nessun tracollo fisico o acciacco degno di poter giustificare la scelta. E poi ci chiediamo: le scelte discutibilissime del “Meazza” non erano dovute alla pura e semplice conservazione in vista de Chievo? E Ricchiuti non è forse rimasto in panchina per l’intera gara con l’Inter? Come si spiega allora il suo ennesimo impiego part-time, specie vedendo la prestazione fino a quel momento offerta? E’ pur vero che Llama non ha demeritato, e che le cartucce a disposizione Atzori le ha sfruttate tutte, anche con una logica fino ad un certo punto plausibile (Llama a scodellare a in mezzo a ripetizione, Plasmati a sfondare o spizzare per il rapido Morimoto). Ma perseverare in uno stesso tipo d’errore può risultare oltremodo dannoso.Arbitro VALERI 5,5. La distribuzione dei cartellini non è apparsa affatto equa, specie quando non sanziona due maldestri interventi su Ledesma ed uno su Biagianti al limite dell’area. La svista sul “mani” di Mantovani denota la mancanza di coraggio a decretare 2 penalty in 2 minuti. Ma francamente la distanza tra Ricchiuti e il terzino clivense non è siderale. Dalle nostre parti abbiamo francamente visto di peggio.
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Catania in Toscana



DI:Sebastiano Battiano
Fonte:calciocatania.com
Il comunicato ufficiale della società etnea che annuncia il ritiro anticipato in Toscana:Il Catania anticipa la partenza per la Toscana, in vista della gara in programma domenica alle 15 a Firenze: oggi trasferimento in tarda mattinata e primo allenamento nel pomeriggio. Tutti convocati, ad eccezione degli indisponibili Barrientos e Sciacca e dei giovani Donnarumma e Suarino.

Catania prova a ripartire



Di:Sebastiano Battiato
Fonte:eurosport.com
La sconfitta contro l'Inter ha confermato che il Catania di Atzori sta comunque crescendo: quattro pareggi e una vittoria, una miniserie positiva di cinque risultati utili consecutivi che la prestazione di San Siro ha dimostrato non essere stata casuale. Positivo anche l'atteggiamento evidenziato dai rossoazzurri a Milano, quando anche sullo 0-2 non hanno smesso di proporre il loro gioco e di tentare sortite offensive per riaprire la partita. I complimenti di Mourinho (è stata una sofferenza), valgono comunque moltissimo, e da qui si può andare avanti: Siamo partiti troppo piano dice comunque Gianluca Atzori analizzando la partita di San Siro e abbiamo commesso parecchi errori in fase di impostazione a centrocampo. In questo dobbiamo ancora crescere e trovare maggiore continuità. Nel secondo tempo c'è stata una buona reattività e abbiamo dimostrato un bel carattere. Contro il Chievo dovremo cercare di fare meglio fin dall'inizio.
Chievo che dopo un ottimo avvio è tornato nella parte destra della classifica complice anche la sconfitta contro il Milan. Anche Mimmo Di Carlo fa autocritica: Non abbiamo il killer instinct, quando eravamo in vantaggio e abbiamo avuto le occasioni per chiudere il match non siamo state in grado di sfruttarle. In Serie A nessuno ti perdona nulla. Figuriamoci il Milan. Catania rappresenta una sfida importantissima in chiave salvezza.
Gli etnei dovrebbero confermare il 4-3-2-1 con Mascara (nella foto) e Ricchiuti alle spalle di Morimoto e Ledesma dall'inizio all'esordio all'assoluto dal primo minuto dopo l'infortunio che lo ha tenuto quasi sei mesi lontano dai campi. Il Chievo sarà privo di Pinzi, squalificato, e di Bogdani. Fiducia a Granoche dal primo minuto.

Verso Catania-Chievo: 23 i rossazzurri convocati dal tecnico Gianluca Atzori



Di:Sebastiano Battiato
Fonte:ccalciocatania.it

Al termine di un’intensa seduta d'allenamento, svolta nel pomeriggio a porte chiuse a Massannunziata e preceduta dalla consueta conferenza stampa pre-partita, il tecnico del Catania Gianluca Atzori ha convocato 23 giocatori. Durante la rifinitura, infortunio da valutare per Campagnolo: in gruppo anche Tomas Kosicky, pronto a garantire il proprio contributo. Rossazzurri in ritiro dal pomeriggio, in vista della gara in programma domani alle 20.45 allo stadio “Angelo Massimino” contro il Chievo, valida per la decima giornata del Campionato Serie A Tim 2009/10.
Questi gli atleti a disposizione:Portieri –21 Andujar, 30 Campagnolo, 1 Kosicky.Difensori –22 Alvarez, 18 Augustyn, 33 Capuano, 12 Marchese, 2 Potenza, 6 Silvestre, 3 Spolli, 23 Terlizzi.Centrocampisti –27 Biagianti, 5 Carboni, 4 Delvecchio, 13 Izco, 8 Ledesma, 16 Llama, 17 Moretti, 24 Pesce, 19 Ricchiuti. Attaccanti –7 Mascara, 15 Morimoto, 9 Plasmati.

Contro il Chievo serve un riscatto



Di:Sebastiano Battiato
Fonte:alècatania.com
Archiviata la partita di Milano contro l’Inter e le succesive polemiche, specie sulla formazione scelta inizialmente da Atzori, il Catania è tornato al lavoro a Massannunziata per preparare il prossimo incontro che si terrà mercoledì sera al Massimino. Per questo turno infrasettimanale sarà di scena il Chievo di Mimmo Di Carlo, che ieri sera nel posticipo è stato sconfitto dal Milan per 2-1. La squadra clivense dovrà fare a meno dello squalificato Pinzi, autore della rete nella partita contro i rossoneri. Nel Catania, invece, ancora a parte Sciacca e Martinez, che difficilmente saranno pronti per la gara di dopodomani. Visto l’importanza della gara, speriamo di vedere una squadra battagliera e non timorosa, come quella vista nel primo tempo di San Siro. Mascara, quasi certamente, tornerà titolare, forse anche Ricchiuti, per supportare l’unica punta Morimoto. Dopo il debutto di sabato, probabile innesto dal primo minuto anche di Ledesma.

La Curva Nord sospende le proprie attività



Di:Sebastiano Battiato
Fonte:alècatania.com

Ci è giunto un comunicato ufficiale della Curva Nord di Catania, circa il momento che sta passando il “cuore” del tifo rossazzurro. Diamo spazio alla loro voce, riportando integralmente il comunicato.
Vista l’insostenibile situazione venutasi a creare intorno al movimento ultras italiano;Visto soprattutto l’estremo accanimento nei confronti della tifoseria catanese che ormai da due anni a questa parte è costretta a convivere con diffide “gratuite” e non solo…Viste le ultime norme restrittive con l’avvento della tessera del tifoso e dopo i noti fatti di Bergamo dove un “accurata” gestione dell’ordine pubblico è costata ben 57 diffide ai sostenitori rossazzurri.PER TALI MOTIVIIl gruppo portante della curva nord di Catania ha deciso di sospendere le proprie attività organizzative. Sia chiaro per tutti, non è uno scioglimento ma una decisione temporanea dettata dagli eventi MAI SCESI A COMPROMESSI NOI SEMPRE E COMUNQUE…A SOSTEGNO DI UNA FEDE

FERMATEVI

NON PUBBLICATE PIU ARTICOLI E' UNA TRUFFAAAAAAA

IL PALERMO VERSO IL MATCH CON L'INTER


DI DAVIDE PAMPANIN

Ai microfoni di Radio Anch'Io il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, si dice soddisfatto delle ultime prestazioni della sua squadra, ma invita tutti a mantenere i piedi per terra: "Siamo solo all'inizio, abbiamo avuto buone prestazioni, ma nelle ultime partite abbiamo avuto anche degli episodi favorevoli che ci hanno favorito quindi dobbiamo restare con i piedi per terra. Ora siamo quarti e puntiamo a un posto in Champions, ma per giocare in Europa ci vuole la mentalità adatta e non bastano i soldi e gli investimenti, quindi facciamo un passo alla volta". Nel prossimo infrasettimanale la squadra rosanero farà visita alla capolista Inter, ma Zamparini è chiaro: "L'Inter è forte, ma troverà un avversario tosto che venderà cara la pelle. Noi puntiamo al quarto posto per la Champions e siamo nel novero di quelle squadra che si possono giocare dal quarto al decimo posto". Un ultimo pensiero va al suo allenatore, Walter Zenga, con cui ha sempre detto di avere un ottimo rapporto, anche se il patron rosanero non si risparmia una battuta: "Io mi riprometto di fare tre campionati con un allenatore, ma un conto è quello che mi riprometto, un conto è poi è esserne capaci".

PAGELLE CAGLIARI-GENOA


DI DAVIDE PAMPANIN

WWW.GOAL.COM

Marchetti 6 Sostanzialmente mai impegnato, viene beffato da due suoi compagni. Sulla punizione di Mesto, la beffarda deviazione di Dessena lo spiazza, costringendolo a raccogliere il pallone in fondo alla rete. Esente da colpe il portiere della Nazionale anche in occasione del raddoppio genoano: la frittata la fa Lopez, l'estremo difensore - coperto - nulla può sul piattone di Floccari.

Canini 7 Schierato nell'inedito ruolo di terzino destro per l'improvvisa assenza di Marzorati, l'ex atalantino non demerita. Nel primo tempo fa fatica a contenere Palladino, ma presidia con autorità la propria fascia di competenza. Nella ripresa, con il Cagliari all'assalto del fortino ligure, si proietta con convinzione in avanti, fornendo un utile supporto al centrocampo nelle fasi cruciali del match. Stoico fino all'ultimo, conclude la propria partita finendo a sportellate con Sculli. Da applausi.

Lopez 4,5 Troppo grave l'errore che rischia di vanificare la rincorsa del Cagliari. Uno svarione non degno di un giocatore che ha alle spalle oltre 400 presenze tra i professionisti: il peso dell'età inizia a farsi sentire, urge trovare il coraggio di fare un passo indietro. Allo stato attuale, Canini e Astori forniscono garanzie decisamente maggiori.

Astori 6 Qualche imprecisione di troppo in una partita comunque sufficiente. Soffre la mancanza di un riferimento offensivo stabile negli avversari, con Floccari che spesso finiva con l'arretrare per favorire l'inserimento dei centrocampisti.

Agostini 6,5 Gara dai due volti. Poco preciso e confusionario in fase offensiva, diventa prezioso nelle concitate battute finali, quando i rossoblù si lanciano generosamente in avanti. Da una sua progressione nasce il rigore poi trasformato da Nenè.

Dessena 5,5 Sfortunato nell'occasione del primo gol genoano, non riesce a fornire un contributo convincente, finendo quasi fagocitato nelle maglie del centrocampo ligure. Meglio in avvio di ripresa, quando pressa con maggior convinzione e si propone con concretezza in area di rigore: coglie un clamoroso palo, col pallone che poi finisce tra i piedi di Biondini per l'1-1.
(dal 65' Lazzari 6,5 La zampata del potenziale campione. Segue Matri, s'inserisce e si dota di una freddezza finlandese per battere Amelia e regalare i tre punti al Cagliari)

Conti 5,5 Ancora lontano dagli standard di rendimento ai quali ha abituato i tifosi rossoblù, coglie una clamorosa traversa alla mezz'ora del primo tempo. Nella ripresa, tanto lavoro oscuro ma un apporto poco consistente alla manovra offensiva.

Biondini 6,5 Riappropriatosi con orgoglio della maglia da titolare, offre una prestazione tutta sostanza, non negandosi qualche ragionata sortita dalle parti di Amelia. Con la voracità del rapace regala l'1-1 alla sua squadra, zittendo con rabbia i fischi piovuti dal settore distinti.

Cossu 7,5 Simply the best. Per il cuore, la voglia, l'impronta che dà a questo Cagliari. Lo trovi ovunque, pure marcato in maniera asfissiante dai centrocampisti della formazione di Gasperini, che gli riserva un trattamento tutto speciale. Nella ripresa, emergono schiumanti la rabbia e l'orgoglio: giocate sempre illuminanti, con tocchi deliziosi e dribbling di gran classe. E il marchio tattico della casa, quello svariare costantemente lungo tutto il fronte offensivo. Manca giusto il gol, cercato in due occasioni senza fortuna; esce stremato, al 90'. Chapeu.
(dal 90' Barone s.v.)

Jeda 6 Tanto fumo, poco arrosto e molte botte. I difensori liguri non risparmiano qualche generosa randellata all'attaccante brasiliano, che è più a contatto con il terreno del Sant'Elia con le terga che con i piedi. La classe, quella, c'è sempre: le sue ripartenze in velocità sono da manuale del calcio, per citare un altro ex goleador carioca. Esce, provato, per lasciare spazio a Matri.
(dal 69' Matri 6,5 Semplicemente perfetto nel calarsi nel match. Si allarga a sinistra, mette in difficoltà Papastathopoulos e Biava e serve il pallone decisivo a Lazzari. Un pieno di morale in vista della gara dell'Olimpico).

Nenè 6,5 Fatica nel primo tempo, sovrastato dai centrali del Genoa. Cresce nella ripresa, contendendo con caparbietà ogni pallone alto ai dirimpettai rossoblù: si presenta con encomiabile coraggio sul dischetto, trasformando chirurgicamente il rigore concesso da Gava.

Allegri 6,5
Diamogliene atto: a Catania lo criticammo per i cambi, che oggi ha azzeccato in pieno. Le manovre correttive apportate nella ripresa sono state decisive ai fini del risultato: coraggiosissimo nell'inserire Matri al posto di Jeda, lasciando in campo per tutti i 90 minuti Nenè.

Arbitro 5,5 Gava sbaglia soprattutto nella distribuzione dei cartellini: Rossi, Moretti e Papastathopoulos - già ammoniti - sono stati più volti risparmiati dal secondo provvedimento disciplinare. Il rigore appare netto, complessivamente le decisioni più importanti sono assunte in maniera corretta.

GENOA Amelia 5,5; Papastathopoulos 5, Moretti 5, Biava 6, Bocchetti 6,5; Rossi 5, Milanetto 5, Juric s.v. (30' p.t. Zapater 6); Palladino 6,5 (36' s.t. Esposito s.v.), Floccari 6,5 (18' s.t. Sculli 5), Mesto 5,5. In panchina: Russo, Modesto, Palacio, Crespo. All: Gasperini 5,5.

La Nuova Sardegna - Allegri esalta la squadra: "Vittoria di carattere"


DI DAVIDE PAMPANIN


Duecento candeline da professionista con tre punti in doppia rimonta come regalo. Massimiliano Allegri festeggia in bellezza. Il “suo” Cagliari ritrova carattere e cuore per rimettere in sesto una partita che il Genoa si era ritrovata spianata da un deviazione involontaria di Dessena. Il tecnico del Cagliari parte da qui, dal primo episodio negativo: «Anche stavolta ci hanno punito dopo un mezzo tiro in porta. Però, sono contento per la reazione dei ragazzi. Siamo rimasti tranquilli, abbiamo ragionato e non ci siamo buttati giù. Questa vittoria l’abbiamo conquistata sul campo».
Pazienza se in sala stampa Gasperini sbraita contro Gava e i suoi collaboratori: «No comment» taglia corto Allegri. Ma i tifosi non scordano che l’anno scorso il Cagliari subì un’ingiusta espulsione di Cossu e giocò, e perse, in 10 per oltre un’ora. Di fatto, un motivo in più per gioire. «Mi è piaciuta la compattezza, abbiamo mostrato maturità ed è arrivata l’intensità che ci ha sempre contraddistinto. E’ stato una sorta di test da superare».
In breve, la prima vittoria casalinga stagionale, è una sorta di ricompensa per un gruppo che si è mostrato solido al momento giusto. «Proprio alla vigilia di questa partita abbiamo parlato con i ragazzi dell’avvio disastroso dell’anno scorso. Poi, abbiamo messo su un filotto positivo fino alla trentaduesima. Ma quella è stata una bella favola che si è chiusa il 31 maggio. Quest’anno ci sono sei nuovi giocatori, è tutto diverso e più complicato, basta vedere il Livorno che è andato a vincere all’Olimpico con la Roma. Per mantenere la categoria - spiega Allegri - si deve lottare sempre, e sarà molto più difficile anche perché la quota salvezza sarà intorno ai 40 punti. Dovremo abituarci a soffrire e i ragazzi vanno aiutati sempre».
Sulla partita, poche storie. L’allenatore livornese la prende larga. E parte dalla reazione decisa e ordinata di Conti e soci. «Mi è piaciuto il modo di ripartire nonostante lo svantaggio. Sul saper riprendere il filo del gioco in qualsiasi situazione di sofferenza, abbiamo lavorato in settimana. E la risposta è arrivata come volevamo. Ci è andata bene e sonso più che soddisfatto». In sintesi, una vittoria costruita nei dettagli: «Ero fiducioso, nel primo tempo abbiamo fatto bene e ho pensato che avremmo trovato il vantaggio prima dell’intervallo. Poi, il Genoa ha difeso con dieci uomini dietro la palla nella propria metà campo. Ma alla fine la nostra forza è stata premiata».
Inevitabile il richiamo ai cambi, argomento “caldo” fin dal dopo Catania. «Jeda è uno di quelli che ha giocato di più, ed era un po’ stanco. Ho lasciato Nené per tenere un riferimento alto al centro dell’area. Dessena era un po’ in difficoltà e con Matri, visto che loro avevano tre giocatori ammoniti, ho cercato la forza e la velocità. Forse, per una volta sono stato anche un po’ fortunato». Fortuna e audacia. Con una voglia di essere spregiudicati, propositivi. Allegri annuisce. E tira dritto: «Ripeto, vorrei che anche i tifosi capissero che i ragazzi non hanno mai fatto mancare l’impegno. Talvolta si sbaglia, ma l’errore tecnico fa parte delle cose. Invece, quel che noi dobbiamo capire, tutti assieme, è quanto sia complessa la corsa per stare in serie A. Ma stavolta - ha concluso Allegri - la squadra va applaudita».

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